CIVIS II - Forum - “La formazione linguistica (italiano L2) degli immigrati in Veneto: tra pubblico, privato e privato sociale”

Nell’ambito della seconda edizione del progetto FEI, Cittadinanza e Integrazione in Veneto degli Immigrati Stranieri, sono stati organizzati (il 17 maggio 2013 a Treviso per il territorio del Veneto orientale e il 31 maggio 2013 a Verona per quello del Veneto occidentale) due forum rivolti ad attori coinvolti a vario titolo nella formazione linguistica per immigrati. In particolare sono stati invitati a partecipare ai forum: docenti referenti dei Centri Territoriali Permanenti, responsabili dei corsi di lingua italiana di associazioni e cooperative sociali, rappresentanti di enti pubblici che abbiano promosso progetti di formazione linguistica.

L’iniziativa, attraverso la condivisione delle esperienze e dei bisogni, ha inteso raccogliere indicazioni per il consolidamento della governance regionale dei servizi di formazione linguistica e suggerimenti per un potenziamento della rete tra i soggetti coinvolti. Dalle richieste ai partecipanti di evidenziare i punti di forza e le criticità dell’attuale sistema di formazione linguistica, di fare una valutazione degli strumenti a disposizione, di individuare buone pratiche da condividere, sono emerse alcune indicazioni per un miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza degli interventi futuri da sottoporre all’attenzione delle autorità regionali e nazionali:

  • Armonizzazione dei ruoli e delle competenze dei dai vari soggetti (CTP, Centri di formazione, amministrazioni locali, privato sociale, volontariato, etc…) che effettuano corsi di italiano per immigrati, per una complementarietà dell’offerta nel rispetto delle differenti prerogative di ciascuno e all’insegna di una fattiva collaborazione;
  • Promozione e organizzazione da parte delle istituzioni di reti tra i differenti soggetti che si occupano di formazione linguistica per gli immigrati nei vari livelli territoriali (comunale, provinciale, regionale) per favorire uno scambio di esperienze e una programmazione coordinata dell’offerta (su modello della Rete dell’offerta dei corsi di italiano per immigrati del Comune di Venezia);
  • Assicurare un’offerta di corsi di formazione linguistica ramificata e uniforme sul territorio regionale, nonché costante dal punto di vista temporale, che sia in grado di rispondere in modo capillare e continuativo alle differenti esigenze dell’utenza immigrata. Dovrebbero essere assicurati per tutto l’anno e in tutto il Veneto corsi per i differente livelli e per le diverse necessità dei cittadini immigrati;
  • Valorizzazione della formazione linguistica dedicata ad utenza specifica, quale gli illetterati nella lingua madre o gli immigrati di recente arrivo, e di quella derivante da particolari necessità socioculturali, come i corsi per sole donne, per nazionalità, per livello di istruzione.
  • Raccolta sistematica sul territorio regionale del Veneto dei corsi di italiano programmati dai numerosi dai differenti soggetti e realizzazione di un sistema informativo in grado di aggiornare in tempo reale i potenziali utenti e coloro che operano nel campo dell’immigrazione sull’offerta formativa e sulle specificità e finalità di quella erogata da ciascuna realtà;
  • Rafforzamento delle iniziative (servizio di babysitting, sedi vicine al domicilio degli utenti, etc…) atte a favorire la frequenza dei corsi di italiano, anche attraverso la creazione di sinergie tra erogatori e soggetti che a vario titolo operano in ambito sociale e, più specificamente, dell’immigrazione;
  • Attenzione alla qualità dell’offerta formativa linguistica attraverso il riconoscimento delle conoscenze e delle competenze degli insegnanti che operano nelle varie realtà (CTP, Centri di formazione, amministrazioni locali, privato sociale, volontariato, etc…), l’incentivazione della loro formazione nella glottodidattica, la promozione della condivisione di strumenti e materiali didattici, la valorizzazione dell’impiego di mediatori linguistici;
  • Incremento dei finanziamenti per la realizzazione dei corsi di italiano per immigrati in considerazione della domanda e della loro utilità sociale, con facoltà di accesso a tutti i differenti soggetti dediti alla formazione linguistica ed erogazione proporzionale alla quantità e alla qualità dell’offerta erogata;
  • Ottimizzazione delle risorse finanziarie dedicate alla formazione linguistica, tramite: una durata pluriennale dei finanziamenti che consenta una migliore programmazione e organizzazione dell’offerta, una gestione più agevole degli stessi che non obblighi ad eludere risorse dalla realizzazione dei corsi di italiano, un accesso ai finanziamenti dei differenti soggetti dediti alla formazione linguistica proporzionale all’utilità sociale, alla quantità e alla qualità dell’offerta erogata;
  • Coinvolgimento delle associazioni rappresentative degli immigrati nella rilevazione del bisogno e nella promozione dell’offerta formativa linguistica.